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  OVERLAND OVUNQUE GENNAIO 2013 CORSO FORMAZIONE 81/08

  

L’introduzione dei decreti attuativi del DLgs 81/08 sulla sicurezza pubblicati nel 2012, rivoluziona il mondo del volontariato di protezione civile con numerose novità. Tra le altre cose, vengono elencati con precisione numerosi nuovi compiti del volontariato di protezione civile, che vengono raccolti in tre grandi categorie: compiti operativi propri, atipici ed assimilati.

L’esigenza di trattare con urgenza queste nuove materie, nasce dalla consapevolezza che il personale volontario di protezione civile può già da oggi trovarsi ad operare in ausilio agli enti preposti alla gestione di eventi “particolari”, e quindi deve conoscere la materia che affronta per rendere la sua azione efficace ed efficiente ma, soprattutto, per permettere al proprio personale di operare in piena sicurezza, in ossequio alla filosofia che ha generato lo stesso DLgs 81/08.

Presso la sede dell’Associazione Nazionale carabinieri d’Italia – Protezione civile di Bari, il 3 gennaio 2013 si è svolto un corso di formazione su uno dei nuovi argomenti previsti come compito specifico di protezione civile: il “presidio del territorio”, tenuto  dal Dott. Luberti Roberto, formatore accreditato presso la Scuola superiore di protezione civile della Regione Lombardia.

La formazione indirizzata ai presenti ha avuto come motivo trainante quello della sicurezza dell’operatore e della qualità del suo servizio. Si è cercato di chiarire in modo semplice ma efficace quali sono le attribuzioni normative che regolano la figura del volontario, la sua investitura ad incaricato di pubblico servizio, le implicazioni legali derivanti da questo status, le eventuali conseguenze giuridiche per gli inadempienti. Di seguito si è trattato dei dispositivi di protezione individuale e del loro utilizzo, dell’utilizzo dei segnali distintivi, delle procedure da mettere in atto per svolgere i servizi prefissati in sicurezza e nel rispetto della norma.

Un ampio spazio è stato dedicato alle tecniche con cui operare correttamente nelle attività di ausilio alle forze di polizia nel controllo del territorio, durante gli interventi a seguito di incidenti, manifestazioni ed eventi calamitosi di vario tipo.

Il direttivo dell’associazione, formato dal Presidente/Direttore del Corso, Ten. CC (C) Dott. Giacomo Pellegrino, il V. Presidente Gianfranco Manzari, il Segretario Tesoriere Domenico Centrullo e dal Direttore Sanitario della Associazione Dott. Ferruccio Aloè, medico esperto in emergenze sanitarie, dimostrando sensibilità nei riguardi della sicurezza dei propri associati, ha promosso ed organizzato, già nei primi giorni dell’anno, questo momento educativo specifico con lo scopo di formare i propri volontari in compiti particolarmente delicati che li vede operare all’interno di un tessuto sociale ed operativo “sensibile”.

L’associazione, si pone l’obiettivo di trasmettere agli enti locali competenti le informazioni raccolte sul territorio utili alla pianificazione di emergenza, ed in particolare alla creazione o la modifica degli scenari di rischio. La novità risiede nel fatto che, oltre alle “classiche” emergenze naturali od antropiche, (rifacendosi alla filosofia Lombarda della pianificazione del rischio integrato dedicata alla riduzione del pericolo che minaccia la popolazione comprendendo anche quegli aspetti che normalmente vengono tralasciati come gli infortuni sul lavoro, gli incidenti stradali e l’insicurezza urbana, etc.), il direttivo dell’associazione pugliese ha deciso di inserire nella pianificazione di emergenza anche le tipologie di rischio di origine sociale, per prevenire anche le situazioni che contribuiscono ad elevare la percezione del pericolo nelle fasce di popolazione più deboli, aumentandone il senso di insicurezza e peggiorandone il livello qualitativo di vita.

Questo aspetto innovativo si somma ad altri settori in cui l’organizzazione già da tempo si muove come la rivalutazione del patrimonio artistico ed archeologico e la difesa del patrimonio naturale.

La protezione civile in questo modo diventa sempre più figura centrale tra le organizzazioni che cercano di migliorare il livello qualitativo di vita della popolazione, collaborando con gli altri ambiti del volontariato e gli enti pubblici deputati alla gestione del territorio.

La programmazione delle attività addestrative evolverà con altri incontri formativi su argomenti specifici, sempre nell’ottica del miglioramento del livello operativo degli associati delle organizzazioni di volontariato pugliese, con l’obiettivo di aumentare l’efficacia dell’operato aumentando nel contempo la sicurezza complessiva per gli operatori.


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